Per chi ancora non lo sapesse, lo snorkeling consiste nel nuotare a filo d’acqua o immergersi di poco con boccaglio e maschera subacquea per ammirare il fondo del mare. Naturalmente questa pratica è indicata solo in mari puliti e limpidi, nei quali il fondale è facilmente visibile con tutta la sua flora e fauna.
Per raggiungere location perfette per lo snorkeling non è necessario viaggiare ore ed ore in aereo verso chissà quale isola tropicale. Anche il nostro “Bel Paese” sfoggia aree marittime che non hanno nulla da invidiare e, tra queste, le migliori si trovano in Sardegna.
A nord est della Sardegna, all’interno del comune di Olbia e poco lontana dalla famosa Porto Rotondo, è situata Tavolara, una piccola isola che si estende da Capo Ceraso a Punta l’Isuledda e che rientra di diritto tra le isolette più belle che circondano la Sardegna. Questo riconoscimento è anche merito dei suoi fondali e delle sue coste variegate e particolarmente ricche di vita subacquea.
Se state alloggiando sulla costa sud est dell’isola, la zona migliore per lo snorkeling è sicuramente Capo Carbonara-Villasimius, un’area marina protetta, caratterizzata dalla presenza di rocce granitiche e dai fondali ricchi di vita.
Per chi è amante dei paesaggi rocciosi è obbligatorio fare tappa almeno una volta a Capo Caccia-Isola Piana, dove un susseguirsi di anfratti lungo tutto il tratto di costa che va da Punta del Giglio a Capo Caccia, rendono a dir poco suggestiva questa zona di mare.
Ma l’oasi dall’inestimabile valore naturalistico, con più presenza di rocce modellate dal mare e con i fondali a dir poco perfetti per lo snorkeling è la Penisola del Sinis che raggruppa l’isola di Mal di Ventre, lo Scoglio del Catalano e la Penisola del Sinis.
Ecco solo alcuni dei luoghi in Sardegna che sposano alla perfezione la voglia di fare snorkeling perché, sempre per chi ancora non lo sapesse, in fondo al mare si cela un altro mondo… mondo davvero meraviglioso.
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